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Difendiamo il nostro Ubuntu – [Primo step]

31 Luglio 2017 - Tempo di lettura: 6 minuti

Diversamente dagli altri sistemi operativi, Ubuntu corre pochissimi rischi di subire infezioni da virus e attacchi informatici. Ma prevenire è sempre meglio che curare!

Non esistono sistemi operativi a prova di bomba, cioè totalmente immuni dai numerosissimi rischi informatici che circolano in Rete. Se vogliamo evitare problemi anche gravi è sempre meglio tenere a mente questo principio fondamentale. Tuttavia noi utenti di Linux possiamo ritenerci più fortunati rispetto ad altri. Infatti i rischi che corriamo sono di gran lunga inferiori a quelli che corrono, per esempio, coloro che usano una versione di Windows qualsiasi. Questa maggiore sicurezza è dovuta principalmente a due fattori. Il primo risiede proprio nella struttura del nostro kernel, che risulta difficilmente penetrabile dagli attacchi, il secondo invece è più di carattere ambientale, poiché un hacker preferirà concentrarsi sui sistemi operativi più diffusi, piuttosto che sul nostro. Ma il semplice fatto di avere pochissime possibilità di restare infettati da un qualche malware, non ci autorizza ad abbassare la guardia. Come vedremo nelle prossime pagine, ci sono diversi fronti da difendere e per ciascuno dovremo adottare tattiche completamente diverse. Ciò che vogliamo suggerire è solo un atteggiamento di prudenza, e non è certo il nostro scopo creare ansia.

D’altra parte i cybercriminali inventano ogni giorno nuovi metodi per danneggiarci e ormai non si limitano a inoculare nei sistemi operativi i famigerati virus, ma creano vere e proprie trappole informatiche di vario tipo, di cui dobbiamo essere consapevoli per poterle evitare. Inoltre, la sempre maggiore diffusione di applicazioni multipiattaforma, come i programmi di navigazione Internet, aumenta il rischio di infezione. Quindi dobbiamo armarci di un po’ di pazienza e passare in rassegna tutte le varie porte attraverso le quali possono passare le minacce informatiche, per sprangarle a doppia mandata. In realtà non si tratta di un lavoro particolarmente gravoso, né difficile, dato che esistono numerosi strumenti creati apposta per difendere il nostro sistema operativo.

Qui impareremo a usarne alcuni che uniscono praticità a efficacia. Così potremo lasciarci alle spalle qualsiasi preoccupazione.

Attiviamo la nostra prima linea di difesa

Il firewall è uno strumento indispensabile per bloccare l’ingresso e l’uscita anomali dei dati. Ubuntu ne ha uno molto facile da configurare: ecco come si fa.

Due sono le funzioni fondamentali del firewall: impedire intrusioni non autorizzate nel nostro sistema operativo e l’uscita incontrollata di dati. Per fare questo, il firewall deve agire in sottofondo, cioè continuare a funzionare mentre noi facciamo altro. Possiamo immaginarlo come una sentinella sempre in allerta, pronta a intervenire, senza bisogno di disturbarci. Una sentinella che obbedisce a regole standard e ad altre che gli abbiamo dato personalmente, creando le cosiddette regole. Nel nostro caso, ci affideremo a GUFW, un’interfaccia grafica, installabile da Ubuntu Software, che ci permette di gestire in modo semplice e pratico il firewall del nostro sistema operativo. I meno esperti potranno limitarsi ad attivarlo e lasciarlo agire in base alle sue regole predefinite, che sono già piuttosto efficaci.

 

Il primo avvio. La prima cosa che ci viene richiesta è la password di Amministratore, dopodiché viene visualizzata l’interfaccia di GUFW. Ora posizioniamo su ON l’interruttore di Stato.

 

 

Aggiungere una regola. Premiamo su Rules e poi su +. In Politica, scegliamo Nega e in Direzione impostiamo Entrambi. In Categoria visualizziamo Rete, poi confermiamo tutto con Aggiungi.

 

 

 

Selezione del profilo. Visualizziamo con un clic il contenuto del menu Profilo e scegliamo tra Casa, Ufficio e Pubblico, per applicarne immediatamente le regole predefinite.

 

 

Configurare la regola. Nella scheda Semplice, diamo un Nome alla regola. Modifichiamo Politica, Direzione e Protocollo, poi indichiamo la Porta a cui applicarla. Premiamo su Aggiungi.

 

 

 

Nel prossimo articolo vedremo come difenderci con un antivirus estremamente efficace per il nostro Ubuntu. Non perdere gli aggiornamenti sui Social, iscrivendoti alla pagina Facebook, o al nostro canale Twitter.

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